Dopo l'ultimo aumento dei tassi registrati a novembre, eccoci alle prese con un tanto atteso calo degli stessi.
In molti staranno gioendo della notizia, ma soprattutto i giovani ed i nuclei a basso reddito che ultimamente sono stati impossibilitati ad inseguire il sogno di comprare casa, ma che ad oggi potranno richiedere più facilmente un mutuo.
Dei sopra citati cali ne gode anche chi ha già acquistato con un tasso variabile, che vedrà quindi, finalmente diminuire la propria rata, un'aspirazione che ultimamente poteva essere considerata solo un traguardo lontano e che ad oggi si concretizza, concedendo un pò di tregua.
Secondo il calendario diffuso dalla BCE, la prossima decisione di politica monetaria si terrà giovedì 27 marzo 2024, ma i dirigenti della Barclays Research hanno recentemente delineato una prospettiva chiara per i primi tagli da parte della BCE, permettendoci di chiarire, a prescindere dalla reunion, come saranno i tassi di interesse nel 2024.
Secondo le previsioni, infatti, ipotizziamo che il processo di riduzione dei tassi dovrebbe avere inizio già a marzo e che potrebbe seguirne anche un altro a giugno.
Attualmente, il tasso sui depositi si attesta al 4%, e l’obiettivo è abbassarlo gradualmente fino a raggiungere il 2,25%.
Esempio nel caso in cui abbiate acquistato una casa costata 200000 euro, vincolandovi a 30 anni di mutuo:
con il 4% di tasso di interesse andreste a pagare circa 945 euro di rata mensile, dovendo alla banca un totale di 343000 circa, che comprende quasi il 42% di interessi, ovvero 144000 euro.
con il 2,25% di tasso di interesse andreste a pagare circa 764 euro di rata mensile, dovendo alla banca un totale di 275000 circa, che comprende quasi il 27% di interessi, ovvero 75000 euro.
UN BEL RISPARMIO, CHE NE DITE?
Ma da cosa dipende il comportamento dei tassi? L’evoluzione di questi ultimi nel prossimo periodo dipenderà molto dall’andamento dell’inflazione.
E' un dato certo che i passati aumenti dei tassi di interesse funzionino, perchè diminuiscono la domanda e contribuiscono pertanto alla riduzione dell'inflazione stessa.
Infine, rispetto al 2023, potremmo concludere dicendo che il 2024 sarà finalmente segnato da un’inversione di tendenza sul fronte dei tassi!
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